La Zampogna

questo strumento affascinante nato nella notte dei tempi.

Antonio Giordano, con una zampogna sei palmi costruita da Antonio Forastiero

La Zampogna.

"Strumento musicale a sacca", questa definizione comprende tutta la famiglia degli strumenti a sacca che, dalle caratteristiche comuni e dai tanti nomi (cornamusa, piva, zampogna, gaita, bagpipe, etc.),  sopravvive ancora oggi in molte zone dell'Europa ed dell'Italia.

La zampogna di costruzione classica a chiave è ancora presente in molte aree del centro e sud Italia compresa la Sicilia, vi sono anche alcune presenze nel nord Italia.

Le origini della zampogna sono molto remote che, a seconda dei modelli, connotano anche una regione o un'aria di provenienza.

Sicuramente la sua provenienza è legata al mondo della pastorizia, origini molto antiche, non remote come quelle del flauto, ma sicuramente storicamente legata ai popoli dell'Europa e dell'Asia, dagli egizi, ai greci e sicuramente ai romani.

A questi popoli si deve anche tecnologicamente la costruzione dell'ancia che attraverso i chanter creano la melodia e i bordoni l'intonazione della stessa. 

La caratteristica fondamentale, comunque resta l'otre o sacca, attraverso l'insulfflamento ad aria ed alla sua calibrazione, le ance trasmettono il suono ai chanter e ai bordoni.

Il tipico suono che nasce dal bilanciamento dei chanter e dei bordoni rendono comprensibilmente affascinante questo strumento e lo riempiono di un mistero che ci riporta indietro nel tempo. 

"La Zampogna e la ciaramella sono strumenti di grande cultura. Se essi scompariranno non sarà perchè troppo primitivi rispetto al contemporaneo, ma perchè troppo complessi e difficili in un'epoca che fa della semplificazione delle procedure uno dei suoi fondamenti. Costruire una zampogna, suonarla, conservarla implica capacità tecniche e sensibilità ormai quasi impossibili da coltivare, conservare e trasmettere. La tecnologia contemporanea annulla totalmente la manualità come risorsa umana; tutto viene delegato a procedure automatizzate esterne all'uomo. La zampogna invece obbliga ad una coordinazione mano - corpo - orecchio - sensibilità percettiva - intelligenza che oggi è estremamente rara come risorsa umana. Allora essa ci ricorda l'impoverimento di umanità a cui siamo sottoposti."

Paolo Apolito

da: La zampogna nel mito e nella tradizione.

Bibliografia

 

Pratia e maestria

Rossella schillaci

La Zampogna storia e musica di uno strumento pastorale

Ambrogio Sparagna

La Zampogna nel mito e nella tradizione

Maria Olmina D'Arienzo

Zampognaro

Stanislao Porzio

25 studi per zampogna

Paolo Mazzocco

Esercizi propedeutici per zampogna

Paolo Mazzocco

Come intonare la Zampogna

Alessandro Mazziotti e Piero Bottal

Censimento dei costruttori  e notizie utili sullo strumento a sacca

Marco Todolini

Nel paese dei cupa cupa suoni e immagini della tradizione lucana

Nicola Scaldaferri e Stefano Vaja

Carmine Salamone e la surdulina  in Val Sarmento

a cura di Nicola Scaldaferri

La capra che suona immagini e suoni della musica popolare in Calabria

Antonello Ricci e Roberta Tucci

Zampogne in Aspromonte

Chiara Cravero

I Cugini Nigro  - La musica della Sila greca

Antonello Ricci

Tradizioni musicali del Materano

a cura di Maria CArmela Stella

Canti a Sorso

Pietro Sassu

Le voci di Sassari

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a cura di Maria CArmela Stella

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Zampognari e Zampogne nell'arte molisana

Dora Catalano

Portavamo la cucchiarella

a cura di Antonietta Caccia

Macchiagodena suoni, canti e danze

Enzo Nocera e Marcello Cofini

L'avvenuta profezia

Ambrogio Sparagna

Zampogne

Catalogo della mostra permanente di cornamuse italiane e straniere di Scapoli

Scapoli e il museo della zampogna

Manuale sull'uso della cornamusa bergamasca baghèt

Walter Biella

Il Baghèt la cornamusa bergamasca

Walter Biella